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Il Puledro Orfano: gestione e alimentazione

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Il Puledro Orfano: gestione e alimentazione

Ogni allevatore sa che può accadere di dover gestire un puledro orfano per complicazioni del parto o per ferite successive o malattie non correlate al parto che possono colpire la fattrice. Può anche trovarsi di fronte a un puledro rifiutato dalla madre o che questa produca latte in scarsa quantità. Equiplanet ti offre alcuni consigli utili per affrontare gli eventi avversi che si possono verificare in questo periodo della stagione riproduttiva.

Quanto è frequente in allevamento avere un puledro orfano?

È più frequente che ci siano complicazioni nel parto delle primipare e la frequenza è complessivamente del 2%. Bisogna essere preparati, soprattutto se non abbiamo mai gestito in precedenza una situazione simile.

Le prime ore di vita del puledro orfano:

Le prime ore di vita sono fondamentali per l’assunzione del colostro da parte del puledro orfano. Il colostro, necessario per il trasferimento passivo di anticorpi al puledro e deve essere assunto entro le prime 12 ore di vita. Un puledro assorbe l’85% degli anticorpi colostrali in 6-8 ore. Già a 24 ore non c’è più permeabilità della mucosa intestinale alle immunoglobuline e ogni tentativo di somministrazione sarà vano.

Come procurarsi il colostro?

  • Da una cavalla che abbia partorito da 6-12 ore – può donarne 250 ml dopo aver allattato il suo
  • Congelato in precedenza (durata del colostro in freezer: 2 anni, scongelare in acqua calda)
  • Banca del colostro
  • Chiedere a scuderie vicine
  • Mangimi complementari sostitutivi del colostro

L’alternativa al colostro è il plasma equino.

La prima settimana di vita del puledro orfano

La cosa più semplice è quella di trovare una balia per il puledro, ci potrebbero volere anche 24 ore perché puledro orfano e fattrice familiarizzino, ma spesso le fattrici a cui è morto il proprio puledro sono ben predisposte e quando il puledro inizia ad attaccarsi alla mammella, scompaiono tutte le resistenze. Se non vi è la possibilità di avere una balia, sarà necessario ricorrere a mangimi complementari sostitutivi del latte materno.

I puledri orfani richiedono un grande impegno perché devono essere controllati ogni 2 ore o più frequentemente. Nelle prime 8 ore, dovrà poppare 3-4 volte. Da lì in poi si alimenterà ogni 1-2 ore per i primi 3-4 giorni di vita con un mangime complementare in polvere che dovrà essere ricostituito e somministrato attraverso un biberon. Più frequentemente viene nutrito e più il suo tasso di crescita sarà ottimale.

La scelta del latte in polvere per puledri orfani

La scelta del latte deve essere ben ponderata, un buon mangime complementare per l’allattamento non causerà costipazioni o feci molli o coliche gassose nei puledri orfani. Per essere un buon prodotto deve profumare di latte, essere appetibile e contenere almeno il 20% di proteine grezze e il 15% di grassi. Baby Milk mangime complementare per l’allattamento dei puledri orfani contiene il 21% di proteine e il 18% di grassi, assicurando l’apporto raccomandato dagli esperti in nutrizione equina. Baby milk apporta inoltre Vitamine e Minerali per soddisfare i fabbisogni dei puledri nella prima fase della loro vita.

 Latte di cavallaBaby Milk
Proteina grezza17-2321
Fibra grezza00,3
Lattosio59,66
Grassi grezzi11-1518
Ceneri3-77
Sodio0,2-0,50,5
composizione latte di cavalla e mangime complementare d’allattamento Baby Milk a confronto

Quanto latte ricostituito dovrebbe assumere un puledro orfano?

Ad un giorno di età, il suo apporto dovrebbe essere pari al 10% del suo peso corporeo; questa percentuale dovrebbe essere aumentata gradualmente al 25% del suo peso corporeo a 10 giorni di età fino allo svezzamento, in pratica un puledro di circa 50 kg beve 12 litri o più di latte al giorno. L’importante è non somministrare quantità troppo concentrate e diluire sempre 1:9, una parte di polvere e 9 di acqua calda. Deiezioni più liquide del normale sono considerate fisiologiche soprattutto nei primi 14 giorni di vita.

Somministrare grandi quantità di latte in un singolo pasto, specialmente a puledri molto giovani, sovraccarica la funzionalità dell’apparato digerente ad elaborare e assorbire gli zuccheri e le proteine del latte e porterà, oltre che a feci molli, all’aspetto impanciato del puledro che si riscontra spesso nei soggetti nutriti i mangimi complementari per l’allattamento.

Passaggio dal biberon al secchio

In genere è preferibile passare dall’alimentare il puledro orfano col biberon al secchio, durante la seconda settimana. È certamente più pratico, ma è altresì importante dal punto di vista etologico per non umanizzare e viziare il puledro. Il puledro non deve mai associare il nutrimento all’uomo. Crescendo, la mancanza di socializzazione con altri cavalli potrebbe renderlo pericoloso. Bisogna infatti metterlo da subito in contatto con altri cavalli dai quali potrà trarre i giusti insegnamenti etologici.

Il passaggio al secchio può richiedere qualche ora e un po’ di pazienza, ma di solito il puledro orfano ben si adatta a questo cambiamento. In ogni caso, che sia biberon o secchio, la cosa importante è quella di lavare e sciacquare accuratamente tettarelle e recipienti dopo ogni uso, i residui possono essere un ottimo substrato per la crescita di microrganismi dannosi per il puledro.

Puledro orfano: Probiotici sì o probiotici no

I pochi studi clinici condotti fino ad oggi su puledri e i mangimi complementari contenenti probiotici, mostrano prove di efficacia insoddisfacenti e il loro utilizzo contribuisce potenzialmente ad aggravare piuttosto che mitigare la consistenza acquosa delle feci.

Il puledro orfano sarà sempre in ritardo rispetto ai coetanei?

Erroneamente si tende a credere che il puledro orfano non riuscirà mai ad esprimere il suo potenziale genetico e non raggiungerà mai l’altezza standard.  In realtà se i puledri orfani vengono costantemente monitorati e nutriti con un corretto alimento sostitutivo del latte, possono diventare dei soggetti forti e performanti come quelli allevati con le cure materne.

I tassi di crescita sono simili a quelli dei puledri cresciuti con le loro madri, nei primi due mesi è spesso più lento, ma i puledri orfani recuperano al momento dello svezzamento. Secondo uno studio i puledri alimentati con diete sostitutive hanno guadagnato nelle prime due settimane dal 12% al 28% di peso in meno rispetto ai puledri allattati dalla fattrice. Tuttavia, a quattro mesi di età, i pesi dei puledri nutriti con il latte in polvere erano simili a quelli dei puledri allattati dalle fattrici.

Accrescimento puledro alimentato dalla fattrice vs puledro orfano

Incremento di peso giornaliero del puledro Kg/dì del puledro sotto madre e orfano alimentato con mangime complementare d’allattamento:

Puledro0-2 settimane2-8 settimane8-16 settimane16-24 settimane0-24 settimane
Alimentato da fattrice1,501,420,801,131,12
Alimentato con mangime complementare d’allattamento0,431,570,821,431,18
incrementi ponderali giornalieri espressi in kg

Quando può iniziare lo svezzamento del puledro orfano?

Già a poche settimane dalla nascita il puledro dimostrerà interesse per il cibo solido ed è in questo momento in cui bisogna iniziare a lasciargli a disposizione l’acqua. L’apparato gastro-enterico del puledro non è sviluppato per assumere cibo solido fino a quando il puledro non ha almeno un paio di mesi. È importante offrirgli il fieno e del mangime complementare in pellet per puledri come Mac Breed.

Tuttavia, bisogna evitare di somministrare al puledro orfano elevate quantità di mangime 2 volte al giorno come si fa nell’adulto, potrebbe danneggiare l’apparato digerente ancora non completamente formato con la conseguente presenza di feci molli. L’optimum per lo svezzamento sarà intorno a circa 4 mesi d’età del puledro orfano o in generale quando arriverà ad assumere 2-2,5 kg di alimento solido o di mangime complementare d’allattamento.

Suggerimenti:

  • Se allatti il puledro con il biberon in mano fai attenzione a tenere il naso del puledro sotto il livello dei suoi occhi, in modo che possa deglutire facilmente e ridurre il rischio che aspiri il latte nei polmoni. Se è riluttante non forzarlo, per lo stesso motivo.
  • Se si passa da una marca all’altra di sostitutivo del latte, bisogna farlo gradualmente per evitare disturbi gastrointestinali, come si fa per il cambio di mangime nell’adulto.
  • La flora microbica non si sviluppa completamente fino ai 6-10 mesi, età in cui avviene lo svezzamento naturale. Per questo quando vi è uno svezzamento precoce, si raccomanda l’uso di un mangime pellettato, che sia facilmente masticabile e digeribile
  • Ridurre al minimo l’interazione umana con il puledro finché non si è legato in modo appropriato ad un cavallo adulto, in questo modo evitiamo comportamenti aggressivi e anomali che si possono verificare nell’età adulta.
  • I puledri orfani tra la nascita e i due mesi di età consumano una media di 12.5 L di latte ricostituito al giorno, verifica sempre i consumi per capire se stai alimentando correttamente il tuo puledro
  • Aumenta la frequenza e riduci il volume dei pasti e più difficilmente ci saranno episodi di feci molli

Per i puledri allevati con un sostituto del latte, è essenziale monitorare attentamente la quantità e i tempi delle poppate e prestare molta attenzione a fornire una dieta bilanciata quando il puledro viene svezzato dal sostituto del latte. Per ulteriori informazioni contattaci e scrivi a info@equiplanet.it

Bibliografia

  • Raising the orphan foal. J M Naylor, R Bell. 1985
  • Importance of milk replacer intake and composition in rearing orphan foals. N F Cymbaluk, 1993
  • Clinical parameters, intestinal function, and IGF1 concentrations in colostrum-deprived and colostrum-fed newborn pony foals. F Palm, 2013
  • Nutrizione Equina, Joe Davies, 2018
  • https://ker.com/equinews/raising-orphan-foal/
  • Equine Behavioral medicine, BV Beaver 2019

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